24/03/2022 - I media francesi hanno riferito nelle scorse ore che la Francia ha aumentato il livello di prontezza delle sue forze nucleari strategiche
e che 3 vettori di missili nucleari su 4 sono in mare in allerta
La Francia ha alzato il livello di allerta in termini di deterrenza nucleare. Ora, tre dei sottomarini equipaggiati con missili nucleari sono in mare, in un assetto senza precedenti. Questo – secondo i media francesi che hanno riportato al notizia – è senza dubbio il risultato o semplicemente la risposta alla messa in massima allerta delle forze nucleari russe, annunciata dal Cremlino quasi il giorno dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La Francia in particolare, unica potenza nucleare europea con la Gran Bretagna, ha deciso di alzare anche il livello di allerta nucleare: tre dei quattro sottomarini con missili balistici nucleari (SNLE) a disposizione della Marina francese sono ora in mare.
Naturalmente, scrive ‘France Inter‘ nessuno confermerà o smentirà questo dispiegamento: la Marina Nazionale e le Forze Armate in genere non comunicano mai, in alcun modo, in merito ai movimenti delle forze speciali come le forze strategiche, quelle su cui poggia la deterrenza francese. E non c’è da stupirsi: l’essenza della strategia di questa deterrenza si basa proprio sulla discrezione. L’avversario deve solo solo essere certo che, qualunque sia il momento, vi siano dall’altra parte i mezzi per rispondere a un attacco con un contrattacco, nucleare e devastante, proveniente da qualsiasi luogo, con gli SSBN che hanno la capacità di mimetizzarsi nei fondali oceanici per mesi.
Quanto ai movimenti di questi sottomarini con missili balistici a propulsione nucleare, è quindi generalmente la stampa locale, e in questo caso il quotidiano Le Télégramme, a raccontarne i movimenti. A Brest, il Telegram ha infatti annunciato la partenza in pattuglia di un secondo SSBN il 1 marzo, subito dopo l’allerta delle forze nucleari russe, la prima da molto tempo. Con i suoi 16 missili balistici, con una portata da 8 a 10.000 km ciascuno ed equipaggiato con sei testate nucleari da 100 kilotoni, ogni sottomarino nucleare francese con missili balistici è in grado di svolgere da solo la principale missione di deterrenza
Normalmente, dei quattro SSBN francesi, ce n’è sempre almeno uno in mare e uno in carenatura. Ogni edificio è presidiato da due equipaggi, il che consente di moltiplicare pattuglie e missioni; probabilmente per evitare di lasciare più di un SSBN in banchina, nelle ultime settimane è stata decisa una terza partenza in pattuglia. “Bisogna capire che un sottomarino in banchina o in una grande carenatura può benissimo essere colpito da un attacco missilistico o da un sabotaggio“, osserva il giornalista Jean-Marc Tangui, specialista in questioni di difesa che ha svelato il terzo aggiornamento del mare di un SNLE nel settimanale Air & Cosmos “Diffondendo i tre SNLE disponibili – prosegue – la Francia moltiplica per tre la sua ‘assicurazione sulla vita’; è una decisione perfettamente razionale, anche se finora non era mai avvenuta; questa è la prima volta da quando la marina è passata a questo formato di quattro SSBN che ne abbiamo tre in mare contemporaneamente“. La potenza di fuoco teorica combinata di questi tre SSBN, ciascuno armato con 16 missili che trasportano sei testate, è l’equivalente di quasi 2.000 volte la bomba di Hiroshima.
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