Da qualche giorno ormai è divenuto ufficiale il dato che certifica l'inganno che il governo e in particolare il ministero della salute hanno perpetrato sui deceduti dell'epidemia, formalmente attribuiti al coronavirus ma per i quali la vera causa della morte era da ricercare in altre patologie. Una truffa gravissima ai danni degli italiani espressione di un disegno criminale di stampo terroristico. Perfino persone decedute in incidenti stradali sono state spacciate per morte da virus (fonte) così come i casi dubbi. In altri termini, il governo dovendo sostenere l'esistenza di una patologia grave, ha preso tutti i decessi nel periodo di febbraio-marzo-aprile e li ha inseriti nell'elenco da morti per coronavirus. L'obiettivo era terrorizzare gli italiani e indurli ad accettare la svolta autoritaria ancora in atto sostenuta da PD e M5S.
Quanti sono stati allora i morti da coronavirus in Italia? Non certo i 35.000 e passa che il ministro Speranza ha spacciato per tali. Il sito del ministero della salute, ci dice che solo il 4% dei deceduti non aveva patologie, ma anche in questo caso, la causa del decesso può essere ricercata altrove. Si potrebbe perfino ammettere che il coronavirus, da solo, non abbia ucciso nessuno e che le morti indicate nell'elenco ufficiale siano state causate da altre patologie, rispetto alle quali il virus ha avuto una incidenza minimale dal punto di vista causale. Il sistema mediatico schierato per il regime ha coniato il termine "negazionista" con lo scopo di criminalizzare il dissenso di metteva in dubbio la reale portata dell'epidemia.
La verità è che il virus è clinicamente morto dalla fine di aprile, come ha precisato il prof. Zangrillo, spiegando che quando una patologia non è più in grado mandare la gente in ospedale va intesa come clinicamente morta. A dimostrazione di ciò il fatto che gli ospedali, non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna e Germania, a fronte dell'aumento nominale di contagiati (quasi tutti asintomatici quindi sani) restano vuoti. L'emergenza esiste solo nella propaganda dei regimi autoritari che hanno usato il coronavirus per scopi politici. Zangrillo è ritornato ancora sul tema riportando il caso di una persona deceduta per cause naturali ma archiviata come decesso da coronavirus. Un modo di inventare morti che non esistono (fonte).
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