E’ preoccupato professore?, gli chiede la conduttrice, circa i nomi e i cognomi di chi volterebbe le spalle all’Ucraina di Zelensky. Tremonti fa capire chiaramente che a preoccuparlo è ben altro.
Tremonti: “Liste di proscrizione? Abbiamo altri gravi problemi…”
A giudizio dell’ex ministro dell’economia la questione di cui si dibatte da giorni è sopravvalutata. Non dovremmo preoccuparci di questa vicenda. Ma di qualcosa di ben più temibile e grave che dall’autunno prossimo esploderà in tutta la sua emergenza. Si spiega Tremonti: “Detto francamente credo che abbiamo altri problemi.
Credo. Andiamo verso una stagione difficile, verso un settembre-ottobre dominato dall’inflazione. E l’inflazione è come è stata la pandemia ma colpisce soprattutto i poveri. E una volta, nel dopoguerra, si chiamava caro-vita. Il caro-vita è tra noi”, sottolinea con aria grave. E cita i fatti di Peschiera e dei Berlino come campanelli d’allarme inquietanti.
La profezia di Tremonti
Noi stiamo sottovalutando la crisi economica di cui Tremonti ha più volte parlato. Ha spiegato da par sua, anche in questa occasione, la portata economica che la globalizzazione frettolosa produrrà sulle nostre tasche. E già abbiamo svariate avvisaglie di cosa significhi l’inflazione.
“Oggi fare il pieno di benzina… il litro ormai è oltre i 2 euro, incorporando lo sconto del governo, che finisce a luglio”. Inflazione peggiore della pandemia. Parole pesanti, ma non è la prima volta che Tremonti mette in guardia sui veri problemi che dovremo affrontare, altro che liste… Analisi ne aveva fatte a Milano dalla convention di Fratelli d’Italia.
“Peschiera, Berlino: preoccupiamoci di elementi reali qui tra noi”
E poi a preoccuparlo sono i fatti orribili di Peschiera, quel che è accaduto a Berlino. “E poi io credo – sottolinea- che i grandi problemi, anche di disordine e di squilibrio, anche democratico in Italia, siano in arrivo da quel lato. Non tanto dalla televisione e da queste polemiche”. “Io credo che quel che sta accadendo sul lago di Garda, a Berlino… credo che dobbiamo essere attenti agli elementi reali che sono qui tra noi”, ha concluso Tremonti. I problemi economici che siamo destinati ad affrontare porteranno instabilità.
Stop vendita di auto diesel e benzina: “Scelta violenta”
Giudica una iattura la notizia del bando deciso dall’Unione europea sulla vendita di auto diesel e benzina dal 2035. Una sciagura per Tremonti: una scelta “violenta e un danno enorme per noi”, ha sintetizzato a Stasera Italia. “Non puoi immaginare che un secolo di industria venga spostato di colpo”, afferma il ministro ricordando come la transizione ecologica che ha in mente Bruxelles è un grande favore alla Cina.
"Andiamo verso una stagione difficile, dominata dall'inflazione che è un po' come la pandemia ma colpisce soprattutto i poveri"— Stasera Italia (@StaseraItalia) June 8, 2022
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