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Medico francese critica i vaccini. Rinchiuso in ospedale psichiatrico

17/12/2020 - di Jeanne Smits

La mattina del 10 dicembre, Jean-Bernard Fourtillan, un professore universitario francese in pensione, noto per la sua forte opposizione ai vaccini COVID-19 come quelli attualmente in distribuzione nel Regno Unito, è stato prelevato dalla sua casa temporanea nel sud della Francia da una squadra di “gendarmi” – ufficiali delle forze dell’ordine francesi sotto comando militare – e posto con la forza in isolamento presso l’ospedale psichiatrico di Uzès. Gli sono stati tolti i cellulari e, al momento di scrivere, non gli era stato permesso di comunicare con il mondo esterno. L’ordine per il suo internamento sembra essere stato emesso dal “préfet” locale, il rappresentante ufficiale dell’esecutivo francese.

L’uso sistematico degli ospedali psichiatrici per mettere a tacere o punire gli oppositori politici si è diffuso sotto il comunismo, essendo iniziato poco dopo la rivoluzione bolscevica in Russia nel 1917. Il metodo sviluppato sotto Stalin e poi ampliato in quanto l’opposizione al “paradiso socialista” veniva considerata un segno di malattia mentale. Secondo il codice penale dell’URSS del 1966, la repressione dei dissidenti prendeva apertamente di mira coloro che “diffondevano una falsa propaganda che diffamava lo Stato sovietico e il suo sistema sociale”.

Fourtillan, da tempo critico dei vaccini che usano coadiuvanti pericolosi come l’alluminio (gli 11 vaccini obbligatori per i neonati in Francia contengono 17 volte la dose massima di alluminio definita tossica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), si è fatto sentire durante la crisi COVID-19. Offre spiegazioni e avvertimenti “alternativi” riguardo all’apparizione del virus SARS-COV-2 e dei vaccini RNA che funzionano iniettando pezzi di messaggio virale RNA con nanolipidi con l’obiettivo di indurre le cellule umane a iniziare a fabbricare particelle virali e quindi a innescare una reazione immunologica.

In particolare, Fourtillan ha accusato l’Institut Pasteur, una fondazione privata francese senza scopo di lucro specializzata in biologia, microrganismi, malattie contagiose e vaccinazioni, di aver “fabbricato” il virus SARS-COV-2 per diversi decenni e di aver partecipato alla sua “fuga” dal laboratorio Wuhan P4 (costruito in base a un accordo tra Francia e Cina firmato nel 2004) – all’insaputa delle autorità cinesi del laboratorio .

Le relazioni tra Francia e Cina in merito al progetto si sono raffreddate nel corso degli anni, poiché la Cina ha messo al primo posto i propri interessi, ma nel 2017 l’allora ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha partecipato alla cerimonia ufficiale di apertura del laboratorio P4 dell’Istituto di Virologia di Wuhan , insieme a Yves Lévy, co-presidente del comitato direttivo. Lévy è il marito di Agnès Buzyn, che era ministro della Sanità francese quando scoppiò la crisi del COVID-19. È stata anche responsabile della firma del decreto che ha vietato la vendita da banco di idrossiclorochina in Francia nel gennaio 2020.

È vera l’accusa di Jean-Bernard Fourtillan? Mentre l’Institut Pasteur ha annunciato verbalmente che avrebbe fatto causa a Fourtillan per l’accusa, non è stata avviata alcuna azione giudiziaria su questo fronte, e infatti lo stesso Fourtillan ha presentato una denuncia contro un portavoce dell’Istituto per “diffamazione e menzogne pregiudizievoli per i popoli del mondo”.

Fourtillan ha dichiarato di sperare che i procedimenti giudiziari gli consentano di produrre le prove che ha costruito: è infatti ansioso di discutere le questioni in gioco. Ora che si trova in un ospedale psichiatrico, la possibilità che ciò accada – nell’interesse di scoprire la verità – sta diventando sempre più remota.

Tra i documenti pubblici che Fourtillan ha analizzato e reso pubblici ci sono i brevetti per il virus SARS-COV-1, che contiene parti del virus della malaria, risalenti al 2003. I brevetti sono stati utilizzati da vari laboratori per sviluppare vaccini. Il 2011 ha visto l’Institut Pasteur depositare un’ulteriore domanda di brevetto per il “SARS-COV-2”, identica alla precedente, secondo Fourtillan, che afferma che ciò è stato fatto perché lo sfruttamento commerciale del primo brevetto è iniziato nel 2003 e sarebbe scaduto 20 anni dopo, nel 2023. Secondo Fourtillan, al virus sono state aggiunte quattro sequenze del virus HIV – responsabile dell’AIDS – in vista della creazione di ulteriori vaccini.

Questo punto è stato sollevato anche in Francia lo scorso aprile dal Prof. Luc Montagnier, vincitore del Premio Nobel per la medicina 2008 per aver scoperto l’HIV nel 1983 insieme a un’altra scienziata francese, Françoise Barré-Sinoussi. Lo scorso aprile Montagnier ha dichiarato che il virus SARS-COV-2 è il risultato di una manipolazione umana. È stato messo in ridicolo dai media tradizionali, ma in agosto un microbiologo italiano è giunto alla stessa conclusione: il Prof. Joseph Tritto ha pubblicato un libro che definisce il virus di Wuhan una “chimera”.

Montagnier, che aveva lavorato con un matematico, ha descritto le sue scoperte attraverso un’analogia. Immaginate il coronavirus come un “puzzle” con 30.000 pezzi, e poi considerate diversi altri puzzle da 9.000 pezzi che rappresentano l’HIV-1, l’HIV-2 e il SIV (un altro retrovirus vicino al virus dell’AIDS ma che prende di mira le scimmie). Se tre pezzi provenienti da ognuno di questi puzzle più piccoli si trovassero uno accanto all’altro nel puzzle di 30.000 pezzi, la probabilità che ciò avvenga naturalmente sarebbe nulla. Ciò è analogo alla presenza di parti della sequenza dell’HIV nella SARS-COV-2, secondo Montagnier.

Secondo Fourtillan, l’attuale virus che causa COVID-19 è questo virus artificiale. Fourtillan – così come altri ricercatori della crisi attuale – considera questa una prova inconfutabile che la pandemia COVID-19 è stata pianificata. Ritiene che il 13 ottobre 2015 sia stata depositata una domanda di brevetto per un test COVID-19, seguita dalla commercializzazione in tutto il mondo nel 2017 per ben 10 miliardi di dollari.

Queste rivendicazioni sono contestate in quanto il riferimento al brevetto del 2015 è solo una parte del brevetto successivo del maggio 2020, anch’esso depositato da un certo Richard A. Rothschild, ma è stato citato come relativo alla diagnosi a distanza di COVID-19, potenziando il brevetto originale per il caso particolare di COVID-19.Brevetto per covid test registrato da Richard Rothschild nel 2015

Chi ha ragione? Una valutazione e un dibattito svolti in modo pubblico e trasparente eliminerebbero qualsiasi confusione o errore, volontario o meno, ma Fourtillan viene ora trattato come se fosse pericoloso e folle.

Fourtillan si è guadagnato un’ampia pubblicità quando un recente film di Pierre Barnérias, dando voce ai critici della narrazione ufficiale, è diventato virale in Francia. In Hold-Up, Fourtillan ha parlato della sua preoccupazione che la crisi COVID-19 sia stata costruita e che sia attualmente usata per imporre un pericoloso vaccino alla popolazione mondiale.

Fourtillan conosce bene le procedure di brevettazione, come dimostra il suo curriculum avendo depositato personalmente circa 400 brevetti in campo medico. La testata on-line France Soir lo ha descritto così: “Jean-Bernard Fourtillan, dottore di ricerca, ingegnere chimico, farmacista, farmacista ospedaliero, professore di chimica terapeutica e farmacocinetica presso la Facoltà di Medicina e Farmacologia dell’Università di Poitiers, esperto farmacologo tossicologo, specializzato in farmacocinetica”.

L’internamento forzato di Fourtillan non ha fatto alcun cenno alla controversia COVID-19, che finora non ha portato a nessun procedimento giudiziario, essendo invece ufficialmente legato a una causa che è stata aperta contro di lui per pratica illegale della medicina a causa del suo lavoro su un cerotto ormonale contro malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e altre che colpiscono la motricità, l’equilibrio e la memoria, oltre ai disturbi del sonno.

La sua teoria è che l’inquinamento, i coadiuvanti come l’alluminio nei vaccini e le interferenze elettromagnetiche distruggono la materia oscura nel cervello per mancanza di ormoni, e ha – con successo, sostiene – testato la somministrazione di un cerotto ormonale di valetonina e 6-Methoxyharmalan (ormoni del sonno e del risveglio), per compensare il danno, su 402 adulti, incluso se stesso, che hanno accettato la procedura sotto la loro esclusiva responsabilità e che sono stati avvertiti che il cerotto non era un farmaco, ma un “campione tecnico, non per uso umano”. La procedura costa solo una frazione del prezzo dei farmaci di nuova concezione per queste condizioni.L’ospedale psichiatrico Le Mas Careiron di Uzès

Fourtillan aveva avuto un buon rapporto con il giudice incaricato dell’indagine preliminare del caso, Brigitte Jolivet di Poitiers. Durante i suoi primi interrogatori, alla fine del 2019, lei sembrava essere convinta dalle argomentazioni del dottore e il caso procedeva normalmente.

Il mese scorso, Fourtillan, che soggiornava nel sud della Francia con la moglie, è stato visitato da quattro gendarmi provenienti da Marsiglia, che sono entrati nel suo cottage in affitto e hanno chiesto i suoi computer. Sebbene non avessero un mandato di perquisizione, Fourtillan li ha consegnati, dicendo che non aveva nulla da nascondere e che, al contrario, era ansioso di far valutare i suoi documenti e i suoi metodi.

Vide i gendarmi andar via e consegnare i suoi computer a un uomo in borghese in un’auto lì vicino.

Giorni dopo, i suoi conti bancari e le sue carte di credito furono improvvisamente bloccati da un’autorità la cui identità non gli fu rivelata. Anche le sue pensioni furono bloccate.

Fourtillan era stato convocato il 4 dicembre a Parigi per un’udienza nella causa riguardante il suo “trattamento” di valetonina. Non ci andò, invocando il fatto che ora non aveva modo di pagare il biglietto del treno per recarsi nella capitale.

Queste informazioni sono state fornite a LifeSite da una persona che lavora con Fourtillan sul sito web verite-covid19.fr e che lo conosce bene – abbastanza bene da affermare che “sicuramente non è pazzo”, avendo passato del tempo con lui recentemente.

Sei giorni dopo, giovedì mattina, i gendarmi si sono recati nuovamente a casa di Fourtillan e gli hanno chiesto di accompagnarli per rispondere alle domande sul suo rifiuto di partecipare all’udienza del 4 dicembre a Parigi.

Fourtillan accettò prontamente.

Tuttavia, dal momento in cui ha lasciato la sua casa con le forze dell’ordine, non è stato in grado di comunicare con la sua famiglia. Uno dei suoi avvocati, Marc Fribourg – che nel frattempo ha dichiarato ufficialmente che Fourtillan è un “teorico del complotto” – ha rivelato che è stato portato all’ospedale psichiatrico “Le Mas Careiron” di Uzès, dove da allora è detenuto. L’altro suo avvocato, che in precedenza aveva elogiato Fourtillan per l’efficienza dei suoi cerotti ormonali, ancora l’11 dicembre non era raggiungibile.

Fonte LifeSiteNews


Tradotto da Marco Di Mauro per comedonchisciotte.org

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