(ANSA) – TORINO, 1 OTT – Per protesta hanno bruciato le bollette della luce e uno dei manifestanti si è incatenato. Circa duecento persone questo pomeriggio hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Torino dal ‘Comitato teleriscaldati’ davanti alla sede Iren, in via Confienza.
L’intenzione era quella di consegnare allo sportello i moduli di reclamo e di autosospensione dal pagamento delle bollette di teleriscaldamento. “Mentre dal 1 ottobre si prospettano ulteriori aumenti di luce, gas e teleriscaldamento, Iren ha già iniziato a distaccare il riscaldamento a chi non è riuscito a pagare tutte le bollette, lasciando interi condomini e famiglie con minori ed anziani al freddo”, sostengono i manifestanti che hanno dato alle fiamme delle bollette, alcune che superavano i 300 euro. Uno dei portavoce si è poi incatenato al corrimano dell’ingresso, prima che venissero consegnati i moduli.
La terza
“Di fronte a questa situazione è evidente che le misure messe in campo fino ad oggi dalle istituzioni, così come quelle paventate dal sindaco Lo Russo e dal presidente Iren Dal Fabbro, non possono essere in alcun modo la soluzione – ha detto un portavoce del Comitato Teleriscaldati – Crediamo che tutto ciò sia inaccettabile e per questo chiediamo che il Comune, la Regione e il governo si assumano realmente la responsabilità politica di intervenire”. (ANSA).
Dure proteste anche a Napoli:
Una bara in piazza Plebiscito e manifesti funebri per comunicare che ”la panificazione campana si è spenta dopo anni di sacrificio grazie allo Stato”. E’ la protesta dei panificatori di Napoli e della Campania organizzata oggi da Unipan Confcommercio Campania che ha visto scendere in piazza anche panificatori arrivati da altre regioni del Centro-Sud. A decretare ”la morte” del settore il caro bollette di luce e gas ma anche l’aumento di tutte le materie prime a partire dalla farina e dall’olio: si teme che il prezzo del prodotto possa arrivare a sette-otto euro il chilo.
I panificatori annunciano che ”a breve” ci sarà una serrata.
”Siamo stanchi, è un anno che siamo vittime della speculazione sulle bollette – denuncia Domenico Filosa, presidente dell’associazione di categoria – molti forni hanno già chiuso e quando molti altri chiuderanno allora la politica si dovrà assumere tutte le responsabilità non solo verso di noi e verso i nostri dipendenti, ma anche nei confronti della popolazione perchè quando viene a mancare il pane sulle tavole la storia ci insegna che ci sono le rivoluzioni”.
I panificatori denunciano incrementi di bollette di luce e gas tra il 700 e l’800 per cento, con bollette che sono passate da mille a 7-8mila euro nel mese di agosto. ”Oggi pane gratis, perchè domani forse il pane non ci sarà più” ha urlato un manifestante. ”Con queste bollette e questi rincari delle materie prime – ha spiegato Antonio Rescigno, panificatore di Pozzuoli – saremo costretti a portare il pane a un prezzo irraggiungibile per molta gente e il pane diventerà un bene di lusso”. (ANSA)
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