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Altro che teoria del complotto: ecco il chip sottocutaneo per i pagamenti, costa solo 199 euro (Video)

16/06/2022 - Da ByoBlu – Ricordate quando il famigerato chip sottocutaneo veniva considerato una teoria del complotto? Bene, anche in questo caso il “complotto” si sta progressivamente trasformando in realtà.


“Addio a carte e contanti, il chip per pagare con la mano si può acquistare a 199 euro”, intitola così il Corriere della Sera in un articolo pubblicato il 16 giugno. La più classica delle marchette per la società anglo polacca Walletmor, che ha infatti ideato un chip da impiantare sottopelle. Una volta collegato a un conto in banca, rende possibili transazioni immediate contactless.


Il chip è ora sul mercato

Dalla primavera del 2021, sono stati venduti 800 impianti, con il numero che sembra destinato a salire, dato che tutti i cittadini dell’Unione europea potranno ora acquistare il dispositivo dall’azienda per circa duecento euro. In realtà, la tecnologia risale al 1998, ma è soltanto nell’ultima decade che è stata lanciata sul mercato.


“L’impianto può essere utilizzato per pagare un drink sulla spiaggia di Rio, un caffè a New York, un taglio di capelli a Parigi, oppure presso il supermercato del posto”, ha detto l’amministratore delegato di Walletmor Wojtek Paprota. “Può essere utilizzato ovunque sono autorizzati i pagamenti contactless”, ha aggiunto Paprota.


Come funziona?

Il chip di Walletmor pesa meno di un grammo ed è leggermente più grande di un chicco di riso. Comprende un minuscolo microchip e un’antenna racchiusa in un biopolimero, materiale simile alla plastica. La tecnologia di Walletmor si basa sull’NFC, il sistema di pagamento presente anche sugli smartphone.

 

Lo strumento non solo abbraccia la causa dell’eliminazione del denaro contante, ma compie anche un altro passo verso il transumanesimo. Una trasformazione post umana che rende l’uomo sempre più tecnologico, senza più il bisogno di strumenti esterni. È quindi l’uomo a diventare lo strumento stesso.


Dati sensibili a rischio?

La medesima tecnologia viene inoltre già utilizzata, ad esempio, per aprire la propria porta di casa, semplicemente passando la mano su un apposito lettore. La preoccupazione è come questo strumento possa svilupparsi in futuro. Magari contenendo una serie di dati sensibili della persona che lo porta dentro di sé. E, di conseguenza, di come queste informazioni possano essere utilizzate e soprattutto da chi.


Strumento di controllo e manipolazione delle masse?

“C’è un lato oscuro della tecnologia che ha il potenziale di abuso”, ha detto Nada Kakabadse, professoressa di policy, governance ed etica presso l’Università Henley Business School di Reading.


“Per coloro che non hanno a cuore la libertà individuale, questa tecnologia apre le porte a nuove strategie di controllo, manipolazione e oppressione”, ha aggiunto Kakabadse. Insomma, in un mondo fatto di dati personali e che con le nuove tecnologie continuano ad essere sottratti agli utenti ignari, resta da chiedersi quanto strumenti come il microchip sottocutaneo non possano servire allo stesso scopo. Ma soprattutto, ne abbiamo davvero bisogno?


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